Il Barrito verso il 2026. Di tutto, di nuovo.

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Era il 2018, mancavano due anni alla fine del primo decennio di concessione della struttura.
Dietro di noi c’erano otto anni di sperimentazioni, fatiche, punti di forza, ma anche risultati non sempre all’altezza delle aspettative.
Davanti, una scelta: abbandonare l’avventura o rilanciare. Come avrete capito, abbiamo scelto di rilanciare. Non un semplice restyling, ma un vero ripensamento del Barrito, dei suoi spazi, dei suoi servizi e del suo ruolo nel quartiere Nizza Millefonti.

Non volevamo farlo da soli. Il primo passo fu costruito con la Fondazione per l’Architettura di Torino: insieme ascoltammo i nostri stakeholder e nel 2020 lanciammo un concorso di idee, definendo un quadro esigenziale su cui basare l’intervento.

I lavori ai Bagni Pubblici del Barrito
Lavori al Barrito

Il concorso fu vinto dallo studio ARCHISBANG di Torino. Con Silvia Minutolo e Marco Giai Via abbiamo iniziato un percorso di confronto entusiasmante, che ancora oggi continua e cresce. Mentre il cantiere entra nelle sue fasi conclusive sotto la direzione attenta di Eugenio Chironna e Gueorgui Djarov, promettenti architetti poco più che trentenni, possiamo riconoscere quanto prezioso sia stato il loro lavoro.
La forza della progettazione dello studio ARCHISBANG e, nella fase esecutiva, dell’impegno dei direttori lavori e di tutti noi, è stata e continua a essere quella di trasformare completamente la struttura, rispondendo a ogni esigenza e mettendo al centro la qualità di fruizione dell’utente e cercando la bellezza del risultato finale, riuscendo al tempo stesso a contenere i costi entro limiti sostenibili in autofinanziamento da una realtà del terzo settore di dimensione contenuta, come la Lancillotto

Nel 2021 definimmo un primo studio di fattibilità per il rinnovo totale della struttura con il quale ci aggiudicammo il rinnovo della concessione per altri 15 anni, rinnovabili di altri 5, stipulata poi in via definitiva con la Circoscrizione 8 della Città di Torino a partire dal 1° novembre 2023.

Via via che i nuovi spazi e servizi prendevano forma nei progetti, ci rendemmo conto che non bastava costruirli: serviva ripensare anche le modalità di gestione, comunicazione, pianificazione e sviluppo dei servizi integrati.
Grazie al bando Next Generation You della Fondazione Compagnia di San Paolo abbiamo potuto intraprendere un percorso di consulenza su marketing, business plan, progettazione finanziaria e controllo di gestione con Unioncoop Torino e Nodo, e ridefinire la nostra strategia di comunicazione digitale con il supporto dell’agenzia specializzata Btrees.

Avanzamento lavori al Barrito

Nel 2024 avviammo un affondo per lo sviluppo del nuovo coworking con il supporto di eFM Spa, agenzia leader nella consulenza gestionale degli spazi.
Parallelamente, insieme a tutte le altre Case del Quartiere, lavorammo con lo sviluppatore di software Stefano Papini alla realizzazione di un programma gestionale che ci permettesse di crescere negli strumenti di lavoro e nella capacità di raccogliere e gestire i dati.

Il 20 gennaio 2025 abbiamo finalmente aperto il cantiere affidato a Servettimpresa, trasferendo l’attività dei Bagni Pubblici presso alcuni locali del CH4 Sporting Club in via Trofarello 7/A, che non ringrazieremo mai abbastanza per la disponibilità.

E per ultimo – ma non per importanza – è arrivata Wic.it, con cui abbiamo costruito questo nuovo sito, su cui abbiamo lavorato tantissimo e che vogliamo più accessibile, più ricco di contenuti, per offrire a chiunque lo usi un’esperienza più semplice, chiara e piacevole. A questo non restava che aggiornare il logo e riscrivere il manuale di utilizzo, che abbiamo affidato sempre a Wic.it e che oggi potete vedere qui sopra.

Questo grande sforzo collettivo è sostenuto finanziariamente prima di tutto da noi stessi, ossia dalla Cooperativa Sociale Lancillotto, ma non sono mancati alcuni contributi esterni, da parte di Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, i fondi dell’8xmille Chiesa Valdese e il bando Innosocialmetro della Città Metropolitana di Torino. La ricerca di sostegno non è però finita, perché abbiamo ancora dei sogni nel cassetto da realizzare per completare l’intervento con ulteriori migliorie in facciata e non solo, ma non vi sveliamo tutto subito, perché avremo bisogno anche di voi quando arriverà il momento di rinnovare il cortile, riprogettato per la parte verde dalla paesaggista Marta Mariani.

Così il Barrito si prepara al 2026 e a tutti gli anni a venire, non solo con spazi rinnovati, ma con un nuovo modo di pensarsi e di agire: un percorso collettivo che vuole far crescere, insieme, il quartiere e la sua comunità.

verso il 2026

Noi ci crediamo… e voi?